Docente di sociologia e metodologia della ricerca alla Columbia University, in seguito fondatore del Peace Research Institute di Oslo (PRIO) e della rete TRANSCEND, nell’ambito delle sue ricerche, sempre associate a un forte impegno sul piano pubblico, Galtung promosse l’approccio costruttivista agli studi delle relazioni tra i popoli e alla mediazione dei conflitti. Grazie alle sue intuizioni, sviluppate nel corso degli anni con grande dedizione, Galtung permise infatti di riconfigurare il concetto stesso di pace, sottraendolo alla semplice dimensione dell’assenza di guerra, o a visioni esclusivamente spiritualistiche. Una pace positiva, basata sul pieno sviluppo delle capacità umane, sprigionate grazie al rifiuto non solo della violenza diretta, ma anche di quella strutturale che si annida nelle relazioni sociali e nella produzione culturale.
Come ISIG abbiamo avuto l’onore di collaborare con Johan Galtung in più occasioni, tra seminari e convegni, inclusa la prima presentazione a Gorizia del metodo da lui ideato per la gestione e soluzione dei conflitti, a fine anni ’90. Nel 2000 e nel 2008 Galtung curò anche la prefazione alle rispettive edizioni aggiornate della ricerca “I conflitti armati contemporanei. Quali soluzioni” del prof. Fabio Fossati.
In un mondo che continua ad essere tragicamente attraversato da troppe guerre e violenze, come analizzato dal nostro Osservatorio sui conflitti, gli insegnamenti e l’esperienza concreta di Johan Galtung sono ancora attuali e preziosi. Per questo continueremo a seguire la strada che egli ha aperto, promuovendo il cambiamento sociale per un futuro di relazioni pacifiche.
Foto di Arnfinn Pettersen tratta da Flickr